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La storia del golf, europeo e mondiale, racchiusa in 18 buche. “Loveble place” lo definirebbe un amante del golf, il fascino che evoca il Real Club Valderrama è inimitabile. Fin dall’ingresso un caddie master è a tua disposizione per accoglierti ed aiutarti nel portare la sacca in campo pratica. Sì, il campo pratica, probabilmente uno dei più belli che abbia mai visto: una piramide di palline Callaway è lì a disposizione solo per te, pronta per essere scagliata in uno dei green qualche centinaio di metri più sotto. L’area approcci e il putting green, a fianco della buca 1, ti consentono di terminare un warm-up essenziale.
Il campo, infatti, non perdona. Vero, giocato dai tee gialli non è lungo (per chi è sotto i 5 di hcp vale la pena essere giocato dai tee bianchi) ma gli alberi che stringono molto il fairway e il vento rendono complicato fare score. Insomma, tirare dritto il tee shot è fondamentale. Il percorso può essere giocato da tutti, inutile dire che chi incorre in una giornata negativa non si divertirà molto.
Tra i consigli che posso dare c’è certamente quello di giocare col caddie. Un’esperienza bellissima, che non avevo mai provato, ma essenziale a Valderrama per capire come girano le buche e soprattutto avere qualche aiuto sui green, davvero complicati. Non smetterò mai di ringraziare il mio (Francos) che mi ha fatto sentire a mio agio per tutta la durata del giro. Ospitalità super anche in clubhouse e al ristorante.
Che dire, giocare in uno dei campi più iconici del mondo è un ricordo che conserverò per tutta la mia vita.
Campo certamente diverso ma non meno spettacolare è La Reserva, sempre nell’area di Sotogrande. In questo caso il percorso si presenta più lungo e leggermente più permissivo, con possibilità di sbagliare un po’ di più dal tee. Percorso decisamente mosso, con tanti saliscendi e buche da giocare con accortezza. La soluzione ideale è giocare con il golf cart, utilizzato praticamente da tutti, in quanto dotato di gps integrato che dà la possibilità di vedere la buca e di segnare lo score. Da lasciare a bocca aperto la clubhouse, gli spogliatoi e, in generale, tutta l’area di pratica. Un ringraziamento speciale a tutta la segreteria e allo starter, sono persone che ti fanno sentire come a casa.
In questo campo ho lasciato un pezzo di cuore, veramente una piacevolissima sorpresa! Che fosse un bel posto lo immaginavo, ma non pensavo che a seguito del restyling del 2020 fosse diventato un luogo magico. Scrivo a proposito del percorso links (le altre 18 buche non le ho giocate). In pratica da tutte le buche si staglia sullo sfondo il mare e la penisola di Gibilterra.
Le buche iconiche non mancano: la 5, ad esempio, un par 5 che si gioca dall’alto con un fortissimo dislivello. Oppure la 11: dopo aver piazzato il tee shot con un leggero fade si attacca un green più basso con la sensazione di tirare in mare.
Bellissima la sensazione di giocare su un campo con le caratteristiche di un links: i green durissimi costringono anche i giocatori più bravi a calcolare i rimbalzi della palla e il vento (quando si alza arriva facilmente a 25-30 km/h) diventa un fattore che trasforma ciascuna buca.
Clubhouse straordinaria, compresi gli spogliatoi, buono il ristorante e fantastica l’accoglienza. Vivamente consigliato l’uso del cart, di ultima generazione. Rapporto qualità/prezzo eccellente per questo percorso.
Situato vicino al parco naturale Los Alcornocales, l'Almenara Sotogrande Golf Club è ottimo per giocare a golf immersi nella natura. L'Almenara Sotogrande Golf Club è un campo a 27 buche, creato dal designer britannico Dave Thomas. Dispone di 3 circuiti da 9 buche ciascuno (Lagos, Pinos, Alcornoques) ed è stato recentemente ristrutturato dal leggendario golfista Manuel Piñero, che ha apportato modifiche per il divertimento di tutti i giocatori.
Nei quattro giorni in cui sono stato in Costa del Sol ho soggiornato nel bellissimo Ona Valle Romano Golf & Resort. Un riposo confortevole e una colazione mediterranea splendida sono gli ingredienti perfetti per cominciare una giornata all’insegna del golf.
Immerso nell’omonimo resort, si trova il Valle Romano golf club che si presenta come un campo abbastanza tecnico. Indispensabile l’uso del cart a causa delle salite pronunciate e dei trasferimenti - in alcuni casi abbastanza lunghi - da una buca all’altra. Alcune buche, la 3 e la 10 ad esempio, vanno studiate bene, possibilmente con lo yardage book o con il bushnell per calcolare il dislivello e capire dove giocare il tee shot. Visto il terreno molto duro è opportuno valutare bene i rimbalzi della palla. Clubhouse tutto sommato semplice se vista dall’esterno, nuova e accogliente all’interno.
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