Gli appassionati di golf non si annoieranno di certo nel trascorre una settimana in Emilia Romagna. Per chi viene dall’estero potrebbe essere comodo far base a Bologna, capoluogo della Regione e punto centrale per raggiungere facilmente i campi più belli. Una città storica, con alcune curiosità veramente affascinanti da scoprire. Ma di questo parleremo dopo. Ipotizziamo di rimanere in queste terre una settimana con la possibilità di giocare a golf quasi tutti i giorni. Passiamo in rassegna i 5 percorsi più belli dell’Emilia Romagna.
A poco più di mezz’ora di auto da Bologna, il percorso disegnato dal grande Bernard Langer non lascia deluso nessun golfista. Il campo non è corto, presenta numerosi ostacoli, ma è divertente da giocare per gli handicap meno esperti e allo stesso tempo sfidante per i giocatori più bravi. La qualità del campo è testimoniata anche dal fatto che nel 1993 è stato sede del 50° Open d’Italia, e negli ultimi anni ha ospitato il Grand Final dell’Alps Tour, il terzo circuito continentale. La manutenzione è sempre di alto livello, in tutti i periodi dell’anno. I green sono grandi e ben curati, far rotolare la palla in buca è davvero un piacere!
Ci spostiamo verso il mar Adriatico, a poco più di un’ora di macchina da Bologna, e troviamo un’altra perla golfistica della regione: l’Adriatic Golf Club Cervia. Senza dubbio è il campo più grande dell’Emilia Romagna, forte di tre percorsi a 9 buche con caratteristiche diverse l’uno dall’altro. Le 18 buche da campionato prevedono i percorsi rosso-giallo - con le prime nove immerse nella pineta, una tipologia di bosco celebre sul litorale adriatico – ma guai a disdegnare il percorso blu, anch’esso divertente grazie ai numerosi dogleg e alla presenza costante di ostacoli d’acqua. Specialmente d’estate è opportuno prenotare il tee time, vista la numerosa affluenza di turisti. Menzione speciale per il ristorante (tra i più buoni mai provati) che dal secondo piano si affaccia direttamente sul campo. È qui che, dopo una giornata di golf, godersi il tramonto è davvero speciale.
Club storico, che porta il nome della città, ma rimane leggermente al di fuori, sulle colline bolognesi. È propria la tipologia del terreno che delinea le caratteristiche del percorso: campo molto mosso, con buche corte e diversi saliscendi. A differenza di altri campi il bastone da mettere in sacca è la precisione dal tee, meglio dunque tenere in sacca il driver e piazzare un ferro 4 preciso al centro del fairway perché gli alberi sono sempre in gioco. Se questa strategia risulta vincente per le prime 9 buche, le seconde si allungano e diventano più larghe. Il driver diventa obbligatorio se si vogliono attaccare i green sempre sopraelevati e molto mossi. A proposito di green: sono tra i migliori della regione, velocissimi, duri, quasi di vetro in diversi momenti della stagione… metteranno a dura prova anche gli handicap più bassi.
È stato il mio circolo per tanti anni, un pezzo del mio cuore è quindi legato a questo bel percorso a soli 20 minuti da Bologna. Con uno slogan efficace si può sintetizzare una giornata in questo club: qui il golf è per tutti! Il campo, seppur non risulta difficile, è divertente per chiunque si appresta a giocarlo. I fairway larghi, i green non punitivi e la possibilità di sbagliare a destra senza grossi problemi (se lo slice è il tuo colpo preferito qua ti divertirai lo stesso!) consentono anche ai principianti degli score bassi. La varietà delle buche è però il punto di forza di questo percorso: acqua, bunker, dogleg si alternano con un ritmo piacevole, annoiarsi è impossibile. Occhio però, perché qui si giocano anche le qualifica dell’Alps Tour: se tira vento (molto probabile) e il comitato di gara decide di fare un campo difficile, anche per i pro è dura fare score. Bello e ben tenuto il campo pratica, dove si può anche fare lezione in una accademy ben gestita, con professionisti giovani e desiderosi di trasmettere con entusiasmo le nozioni del golf.
Infine concediamoci 18 buche a Parma, sul percorso La Rocca a Sala Baganza, un’ora e venti minuti da Bologna. Grazie ad un’unica gestione sportiva, la Parma Golf Experience, è il primo di tre campi attorno alla bellissima città di Parma. Ne avevamo parlato qualche mese fa in questo articolo di approfondimento: Il golf a Parma, in piena Food Valley. Vi invitiamo alla lettura.
Per la sua posizione geografica, in Emilia Romagna si può giocare a golf tutto l’anno. È chiaro che il periodo migliore, però, sono i mesi da marzo a giugno così come settembre e ottobre. L’afa di luglio e agosto può non essere il top per giocare 18 buche, ma con qualche accorgimento contro il caldo (cart, acqua, club con piscina) nulla è impossibile. Terminato il golf, la regione ha ancora tantissimo da offrire. Le città ricche di arte e di storia sono numerosissime – Bologna, Parma, Ferrara solo per citarne tre – e soprattutto vanta una lunghissima tradizione enogastronomica. Per chi non ha mai mangiato la pasta italiana dovrà certamente assaggiare i tortellini, i tortelli, le tagliatelle e le lasagne. Per non parlare poi del Prosciutto di Parma o del pesce della Riviera romagnola. Anche sul vino non si scherza, terra d’elezione del Sangiovese (un rosso fermo tipico della Romagna) e del Lambrusco (rosso frizzante che si trova in Emilia).
Buon golf e buon appetito!
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